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Se raccogliete l’acqua piovana, potreste essere multati fino a 1.500 euro se il vostro serbatoio non è…

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Di fronte al rischio di siccità, la Francia sta imponendo multe salate per la raccolta illegale di acqua piovana. Ecco le regole da seguire per evitare sanzioni pecuniarie.

Nonostante le abbondanti precipitazioni di quest’inverno, la situazione in Francia rimane particolarmente problematica e il Paese teme una nuova siccità per l’estate. Le autorità hanno annunciato restrizioni idriche necessarie per preservare le risorse. L’anno scorso, 14 dipartimenti sono stati messi in allerta, parzialmente o totalmente, dal Ministero della Transizione Ecologica.

Nel sud-est, nel nord-est e nell’Île-de-France, i privati sono stati passibili di pesanti multe se hanno aggirato le restrizioni. Tra le misure da rispettare c’era il divieto di riempire e svuotare le piscine private. Inoltre, è vietato innaffiare gli spazi verdi, ad eccezione delle giovani piante, e le restrizioni si applicano all’irrigazione di campi sportivi, aiuole, orti e coltivazioni.

LA RACCOLTA DELL’ACQUA PIOVANA È VIETATA IN FRANCIA?

I privati e i professionisti che non rispettano queste restrizioni rischiano multe salate: fino a 1.500 euro per il riempimento di una piscina o l’irrigazione di un giardino, e 3.000 euro per la recidiva. La soluzione trovata da alcuni per sopperire alla mancanza d’acqua? L’installazione di raccoglitori di acqua piovana. Anche in questo caso, però, ci sono una serie di restrizioni.

In Francia è possibile raccogliere e immagazzinare l’acqua piovana per uso personale a determinate condizioni. Va notato che l’acqua piovana può essere raccolta per uso domestico, escluso il consumo alimentare. Per uso interno, può essere utilizzata per lo sciacquone dei bagni, per lavare i pavimenti e per lavare i vestiti, a condizione che venga utilizzato un sistema di trattamento dell’acqua adeguato.

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