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Piantaggine: proprietà e benefici di questa pianta medicinale selvatica

I nostri antenati la utilizzavano spesso, sia in cucina che come rimedio naturale: la piantaggine è una delle erbe medicinali spontanee più diffuse nel nostro Paese e può essere utilizzata per preparare infusi, tinture e sciroppi curativi.

È un’erba selvatica che cresce quasi ovunque nelle campagne e appartiene alla stessa famiglia della piantaggine, anche se quest’ultima ha foglie più grandi.

Nella tradizione contadina, la piantaggine era usata come rimedio di “pronto soccorso”, tanto che un vecchio adagio contadino diceva che “la strada per la piantaggine è più breve di quella per il medico”.

È chiaro che questa pianta non può sostituire il medico, ma offre proprietà curative che non vanno ignorate, come quelle elencate di seguito.

La piantaggine lanceolata contiene flavonoidi, iridoidi, mucillagini, tannini e minerali, tutti ricchi di benefici per la salute.

Questa pianta si distingue per l’azione rilassante ed espettorante, tonificante delle mucose, antispasmodica, anticatarrale, cicatrizzante ed emostatica.

La piantaggine lanceolata può essere utilizzata come segue:

Tintura: assumere 3-5 ml (60 gocce – 1 cucchiaino) 3 volte al giorno per combattere il catarro o i problemi digestivi come la gastrite o la sindrome dell’intestino irritabile.
Succo:

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