L’umidità di risalita è il dramma per eccellenza di chi abita in case antiche, ma è presente anche in molte abitazioni moderne a causa di grossolane sviste nella fase di costruzione. Sbarazzarsi dell’umidità di risalita è però diventato molto più semplice e duraturo di una volta grazie a nuove tecniche innovative, destinate a sbaragliare la concorrenza nell’imminente futuro. Nell’articolo di oggi vedremo quindi le soluzioni a questo flagello, non prima di averlo studiato, come vuole la celebre frase: “per sconfiggere il tuo nemico, devi conoscerlo”.
Daremo una risposta alle seguenti domande: come si presenta? Quali ne sono le cause? Quali sono gli errori più frequenti da evitare? Qual è la cura per l’umidità di risalita? Buona lettura!
Cos’è l’umidità di risalita?
Normalmente chiamata anche umidità ascendente, l’umidità di risalita viene fuori sui muri del nostro edificio o abitazione ogni qualvolta non sia stato svolto un lavoro corretto di impermeabilizzazione. In questi casi l’acqua, sfruttando il fenomeno di capillarità, risale lungo il muro trasportanto ed evidenziando i sali minerali presenti. Questo fenomeno crea delle fastidiosissime e orrende macchie nel muro che, se trascurate, possono contaminare anche le pareti adiacenti. Le zone maggiormente colpite sono seminterrati, vani a piano terra, cantine e garage. Tutti i punti dove il muro viene a contatto con il terreno senza un opportuno isolamento. A volte, in particolare nei piani superiori, è possibile notare un’umidità di risalita causata dalla rottura di un tubo idraulico.
Come riconoscere l’umidità di risalita?
Per distinguere l’umidità di risalita da altre forme di umidità ci sono dei segnali che bisogna captare in fase di analisi del muro interessato. Innanzitutto, bisogna analizzare la forma della macchia presente sul muro. Questa la si può classificare come umidità di risalita se parte dal pavimento e man mano che va verso l’alto va ad affievolirsi avendo comunque un bordo ben definito e se non supera il metro di altezza. Nel periodo estivo vi è fuoriuscita di sali e la macchia è sempre presente anche nella stagione più calda. Questi sono tutti segnali che accertano la presenza di umidità di risalita.
Cosa fare in presenza di umidità di risalita?
La prima cosa da fare per capire quando è presente è cercare di capire quali possono essere le cause facendo un’attenta analisi dell’edificio dove è presente. Per farlo hai due soluzioni: o chiami un professionista munito di appositi strumenti, oppure il fai da te. In quest’ultimo caso ti do qualche consiglio sugli strumenti giusti che dovresti procurarti e come utilizzarli. Tra i primi strumenti che voglio consigliarti c’è la termocamera, un utile strumento in grado di rilevare la temperatura di un elemento in modo più o meno preciso a seconda del modello scelto.
Il cuore dello strumento è il suo sensore e maggiore è la sua dimensione maggiore sarà la sua capacità e precisione di lettura. Tramite questo strumento potrai fare un’attenta analisi dell’edificio scattando diverse foto in modo che potrai capire, in tempo reale. da dove viene l’umidità di risalita ed eventuali perdite di tubazioni. Hai così l’opportunità di risolvere il problema alla radice. Qui di seguito ti suggerisco alcuni prodotti che potrebbero fare al caso tuo:
• i primi prodotti che voglio suggerirti sono lo smartphone CAT S61 e, se vuoi una soluzione più economica ma altrettanto valida, il CAT S60, entrambi dotati di nuovissimi sensori termici con tecnologia FLIR Lepton. Se vuoi unire l’utile al dilettevole questa potrebbe essere la soluzione giusta per te. Se hai intenzione di ricomprarti il cellulare puoi optare per questo prodotto, che racchiude una Termocamera Flir al suo interno, validissimo per uso hobbistico poiché combina l’uso della termocamera con la fotocamera del cellulare e, tramite una tecnologia di fusione proprietaria, aumenta la qualità delle immagini risultanti.
• un altro prodotto che voglio suggerirti è la FLIR TG 165, pratica, leggera ed economica. Con meno di 400 Euro ti porti a casa una termocamera di tutto rispetto per uso amatoriale, senza spendere un occhio della testa. Ovviamente, non essendo un prodotto ultra professionale, non puoi pretendere che faccia lo stesso lavoro di una termocamera da 5000 euro, ma se devi fare piccole manutenzioni può essere decisamente utile.
• un’altra marca che voglio proporti è la Fluke, in particolare con il modello Fluke Ti300+. Con questo modello si entra nella fascia professionale e si inizia a parlare di cifre importanti per l’acquisto che superano i 5000 Euro. È UN prodotto ideale se hai pretese importanti.
Che cosa danneggia davvero il muro?
In realtà, a danneggiare il muro non è la stessa acqua che risale, ma i sali che essa veicola e rilascia a ridosso della superficie della parete. Questi sono i nitriti, i cloruri e i solfati a seconda del materiale utilizzato in fase di costruzione e del terreno sottostante. A lungo andare si gonfiano creando nel migliore dei casi macchie sul muro e nel peggiore caduta di pezzi di intonaco.
Gli interventi non risolutivi per l’umidità di risalita
La controparete – Uno degli interventi più utilizzati per risolvere l’umidità di risalita è di certo la realizzazione di una controparete. Voglio comunicarti subito di abbandonare questo tipo di intervento per diversi motivi. A mio avviso non solo non risolve il problema, ma con il tempo può dar vita a fenomeni di muffe e cattivi odori tanto da rendere invivibile l’ambiente. Questa soluzione infatti riesce solo a nascondere il problema per un periodo di tempo relativamente breve, ma non lo risolve.
I pannelli isolanti – Anche questo tipo di soluzione non risolve il problema, ma semplicemente lo nasconde. In genere viene utilizzato polistirolo, sughero, legno, ecc… Con un risultato molto simile a quello della controparete. Molto spesso adottando questo tipo di soluzione è facile vedere dopo qualche tempo l’umidità risalire oltre lo strato di isolante.
Intonaco anti umidità – Molti spacciano per soluzione definitiva l’utilizzo di intonaco anti umidità, ma ti garantisco che anche questa soluzione è solo un palliativo temporaneo che non risolve la soluzione alla radice perchè l’effetto è più o meno lo stesso di quello ottenuto dai pannelli isolanti.
Gli interventi efficaci per l’umidità di risalita capillare
Sistemi antiumidità – Come prima soluzione ti propongo i dispositivi anti umidità di risalita. Attrezzature di questo tipo sono molto onerose, ma se accuratamente poste fanno il loro sporco lavoro. Vanno applicate sulla parete direttamente interessata e lavorano per elettrosmosi o inversione di polarità tenendo bassa l’umidità. Questo sistema risulta molto efficace per bloccare l’umidità di risalita. Ma attenzione che c’è il rischio che la macchia si espanda invece sulla pavimentazione, causando danni anche più gravi. È per questo motivo che risulta sempre opportuno eseguire preventivamente un’attenta analisi dell’edificio.
Barriera Chimica – Anche questo tipo di soluzione risolve il problema di risalita in modo definitivo se ben eseguita. Consiste nell’eseguire una serie di fori abbastanza ravvicinati dove viene iniettata un’apposita sostanza chimica che va a creare una barriera impermeabilizzante. Questa barriera è una valida alternativa al taglio muro, pratica un tempo molto in uso ma oggi divenuta illegale a causa dei continui sismi, evitando rischiosi crolli. Anche questa soluzione potrebbe causare il trasferimento dell’umidità sulle strutture adiacenti come il pavimento o altro.
Umidità di risalita meglio vespaio o guaina – Spesso il problema della risalita dei muri è dovuto al mancato isolamento dei marciapiedi esterni. A causa di questo sarebbe buona norma rivestire la parte rivolta verso il muro con della guaina. La realizzazione di una sottopavimentazione a vespaio migliora il trasferimento dell’umidità alla pavimentazione, ma non risolve definitivamente il problema. L’umidità può comunque riuscire a risalire lungo i punti in cui il pavimento tocca con il vespaio stesso. Per scavare intorno al marciapiede che circonda l’edificio puoi agevolarti con l’utilizzo di un